Non era padovano di nascita, ma qui visse gran. parte della sua laboriosa esistenza e qui morì, ed egli amò tanto questa città, sua patria di adozione, della quale fu creato cittadino, che merita di venir annoverato tra i suoi figli più illustri. Antonio Vallisneri nacque nel 1661 a Trassillico, piccolo paese della Garfagnana, in provincia di Massa Carrara, e dedicatosi allo studio della medicina, rifulse in breve non solo in quella ma anche nelle scienze naturali. Nel 1700 venne nominato dalla Serenissima Repubblica Veneta professore primario di medicina nella nostra Università, con lo stipendio annuo di mille scudi d'oro. In breve la sua fama di medico si sparse in tutta Italia, ed il Papa Clemente XI (Gian Francesco Albani di Urbino) gli offrì il posto di medico pontificio col favoloso stipendio di 200 mila scudi all'anno. Ma il Vallisneri rifiutò, prima di tutto per non abbandonare la sua diletta Padova, ed anche perché il grado di professore e la missione di maestro calcolava superiore a qualunque altra carica per ricca che fosse. Il Vallisneri come naturalista fu il fondatore del nostro Museo geologico veneto che trovasi presso la Scuola di applicazione degli i:ngegneri. Abbandonò Padova solo per pochi mesi nel 1722. per recarsi a Milano ove fu ospite del conte Benedetto Borromeo. In quella città ebbe occasione di curare molti nobili cittadini. fra i quali il conte Aurelio Torriani, che egli guarì da una malattia giudicata mortale da altri medici. In tal modo la sua fama aumentò tanto, che l'imperatore di Germania Carlo VI° gli conferì il titolo di (medico di camera di Sua Maestà Cesarea). Il Vallisneri tornò nella sua Padova da dove più ,non si mosse e qui morì nel 1730 nella sua casa in via Eremitani, fra il compianto di tutti fa cittadinanza; ed ebbe solenni funerali a spese della Podestaria. |
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